Info e trama


Resident Evil 2 è uno dei migliori survival horror in circolazione tutt'oggi.

L'opera in sè va a migliorare, a perfezionare ciò che si è visto nel primo capitolo. Cambiano grafica e sonoro, la qualità aumenta e di conseguenza aumenta anche la qualità della trama in sè.

Prendendo il controllo di uno a scelta tra Leon e Claire, piomberemo da subito nell'azione del gioco, dovendo cercare velocemente un luogo sicuro data la pericolosità delle strade.

Nel corso del gioco, apprezzeremo il comparto grafico grazie alle varie inquadrature che ci proporranno ambienti molto, molto dettagliati per gli standard dell'epoca e quello sonoro non appena metteremo piede nella centrale.

L'entrata nell'enorme Hall della stazione di polizia infatti, è accompagnata da una delle migliori canzoni di una colonna sonora che abbia mai sentito, che trasmette subito la grandezza inusuale di quell'edificio e le oscurità che ancora si annidano in ogni stanza.


La storia è ambientata nella cittadina di Raccoon City, due mesi dopo gli eventi del primo capitolo.
Il giovane poliziotto Leon Scott Kennedy si sta recando in città, fresco di accademia, per il suo primo giorno di servizio ma è costretto a fermarsi per aiutare una donna distesa sulla strada apparentemente ferita.
Del tutto ignaro di ciò in cui si è imbattuto, Leon si accorge troppo tardi di essere circondato da svariate persone che si avvicinano in maniera minacciosa, alle quali è costretto a sparare dopo avergli intimato di fermarsi senza però riuscire a inferire nessun danno.
Costretto quindi a fuggire, incontra una ragazza che fugge dall'entrata posteriore di un bar, inseguita anche lei da uno di quei cittadini apparentemente folli che poco prima stava divorando un altra persona dietro al bancone. Fatto fuori l'inseguitore dopo essersi assicurato che non fosse una di loro, i due fuggono con una volante della polizia.
La ragazza si presenta come Claire Redfield, una studentessa alla ricerca di suo fratello scomparso Chris che le ha comunicato poco tempo prima di non avvicinarsi alla città e che sarebbe dovuto partire per una pericolosa missione.

Mentre cercano di avvicinarsi alla stazione di polizia nella quale sperano di trovare rifugio, i due si accorgono tardi di uno di quei folli che si trovava sui sedili posteriori e perdono il controllo della vettura impattando contro un palo e fiondando così il folle fuori dall'auto contro di esso. A complicare le cose, sopraggiunge un camion guidato da autista che poco prima era stato morso da uno dei folli ad una stazione di servizio.
I due fanno in tempo a mettersi in salvo ma proseguiranno ora per vie separate con la promessa di reincontrarsi una volta arrivati alla centrale.

Quest'ultima si scopre essere un edificio che copre entrate segrete ad uno dei laboratori sotterranei della Umbrella nella città, dove i coniugi scienziati William e Annette Birkin stavano sviluppando all'oscuro dell'organizzazione un nuovo tipo virus. L'Umbrella però venuta a conoscenza di ciò, inviò diversi soldati a recuperarne il campione, ma la situazione andò fuori controllo e questi ultimi furono costretti a sparare ferendo William a un braccio e facendo cadere diverse provette contenenti il virus per terra, permettendo ai topi presenti in quei sotterranei di diffonderlo all'esterno ad altri animali e dopo alle persone. William però si inietta il virus nel braccio pur di sopravvivere e ciò lo porterà a diverse trasformazioni fisiche nel corso della storia.

Cover, trailer e intro

Date di pubblicazione


PlayStation/DreamCast/XBox/Nintendo GC e 64:

22 marzo 1996

 30 marzo 1996

 1º agosto 1996


All'interno della centrale, Leon e Claire troveranno diversi sopravvissuti come il capo della polizia Brian Irons, che si scoprirà essere un sadico fanatico della violenza e della caccia anche umana e un traditore in quanto ha infangato le versioni di Chris e gli altri sopravvissuti alla villa e spostato le scorte di armi della centrale in modo che nessun poliziotto potesse sopravvivere, passando per la figlia dei coniugi Birkin, Sherry, tornata alla centrale in cerca dei suoi genitori e che si scoprirà avere nel medaglione che ha al collo l'ultimo campione del virus, ed infine la misteriosa Ada Wong, incontrata da Leon nei garage della centrale. Apparentemente in cerca del suo fidanzato, un ricercatore della Umbrella, si scoprirà essere interessata al campione del virus.


Resident evil 1.5 "Prototipo"


Rispetto alla versione rilasciata alla fine che tutti noi conosciamo, quella iniziale prevedeva una storia e ruoli dei personaggi al suo interno abbastanza diversi.
Ad esempio, il capo della polizia Brian Irons doveva essere d'aiuto ai protagonisti come anche il poliziotto Marvin Branagh avrebbe supportato attivamente Leon nel corso dell'evolversi della trama.
Claire Redfield invece doveva chiamarsi Elza Walker, una giovane ragazza tornata in città dopo una vacanza e quindi all'oscuro di ciò che stava accadendo.
La stazione di polizia infine doveva avere un aspetto più moderno, ma il cambio effettuato in corso d'opera la modificò quasi per intero, dandole comprensibilmente per scelte di marketing un aspetto più grottesco come la conosciamo oggi, con corridoi più stretti che offrono meno vie di fuga e ambienti in stile antico.

MODALITA' DI GIOCO

Analogamente al primo capitolo, il nostro personaggio si muoverà attraverso scenari pre-renderizzati, rendendo il gameplay molto più realistico. Per curare il nostro personaggio avremo a disposizione diverse erbe di colore diverso in base all'utilizzo. Si possono utilizzare misture singole, doppie e triple di erbe verdi allargandone quindi l'efficacia o mischiarle con delle erbe rosse per curare tutta l'energia come con una mistura tripla di erbe verdi. Le erbe blu invece ci permetteranno di curarci dalle ferite relative agli attacchi di alcuni nemici dotati di veleno.

Le ambientazioni ristrette e cupe e alcuni effetti sonori contribuiscono a mantenere il giocatore sempre in tensione, non si sa mai cosa si può trovare dietro ad un angolo di corridoio apparentemente tranquillo!

 

SVILUPPO E VERSIONI

 

Lo sviluppo di Resident Evil 2 iniziò già un mese dopo il completamento del suo predecessore. La versione creata venne denominata "Resident Evil 1.5" ( "Biohazard 1.5" in Giappone) da Shinji Mikami, differiva notevolmente da quella che sarebbe stata la versione finale che vediamo oggi nello scenario e nella presentazione. Tuttavia, l'ambientazione alla base della sua trama, era già quella di Resident Evil 2, caratterizzata proprio da un'epidemia di zombie a Raccoon City, due mesi dopo gli eventi del primo gioco. In questa versione della storia, tuttavia, la Umbrella Corporation era già stata chiusa a causa dei loro esperimenti illegali.
Il team di sviluppo ha cercato di mantenere il livello di paura del gioco originale, e quindi introdusse nella narrazione due nuovi personaggi che non avevano mai avuto coinvolgimenti in situazioni terrificanti: Leon Scott Kennedy, in gran parte identico al suo personaggio nella versione finale, ed Elza Walker, una studentessa motociclista in vacanza a Raccoon City, la sua città natale.
A differenza della versione finale però, i percorsi, nella trama, di Leon ed Elza non si sarebbero intrecciati e ogni personaggio giocante avrebbe avuto due partner di supporto. Leon avrebbe ricevuto aiuto dal compagno poliziotto Marvin Branagh e una ricercatrice di nome Ada, mentre Elza sarebbe stata aiutata da Sherry Birkin e da un uomo di nome John.
Fonti di ispirazione per i character designers Isao Ohishi e Ryoji Shimogama arrivarono dalla realtà. Ad esempio, Ohishi concepì il nome "Leon" in riferimento al suo Chien de Saint-Hubert, mentre il personaggio di Annette Birkin venne modellato seguendo i lineamenti dell'attrice Jodie Foster. Il dipartimento di polizia in cui Resident Evil 1.5 si ambientava aveva un design più moderno e realistico, era più piccolo della versione finale vista in Resident Evil 2. C'erano più incontri con i poliziotti sopravvissuti nella centrale, come ad esempio un ufficiale superiore di Leon chiamato Roy. Il numero di poligoni utilizzati per i modelli dei nemici era di gran lunga inferiore a quello nella versione finale, questo ha permesso che molti zombie potessero essere visualizzati sullo schermo, in modo da spingere ulteriormente la paura nel giocatore.

LO SVILUPPO PASSA A KAMIYA - NASCE RESIDENT EVIL 2

Lo sviluppo venne portato avanti da un gruppo di 40 - 50 persone, che in seguito sarebbero divenute parte del famigerato "Capcom Production Studio 4". La direzione dello sviluppo passò ad Hideki Kamiya che guidò, inizialmente insieme a Mikami, il team composto sia da nuovi dipendenti Capcom sia dalla metà degli sviluppatori che lavorarono al primo Resident Evil. Mikami ebbe spesso disaccordi creativi con Kamiya, cercò di influenzare la squadra con la sua visione del progetto, ma alla fine decise di ritirarsi dalla direzione per il ruolo di produttore, visionando la qualità del gioco e il procedere dello sviluppo una volta al mese. Secondo le aspettative di Mikami, il gioco avrebbe dovuto essere pronto tre mesi prima di maggio 1997 – data di uscita prevista. A quel punto, però, Resident Evil 1.5 venne scartato seppure completo al 60 - 80%; Mikami spiegò che il gioco non avrebbe raggiunto la qualità desiderata nel tempo previsto, e in particolare non vide di buon occhio il gameplay, definendolo «noioso e monotono».

Con la storia di Resident Evil 1.5, Mikami aveva intenzione di terminare la serie, ma venne criticato da Yoshiki Okamoto, che invece voleva proporre la creazione di un universo immaginario che avrebbe trasformato Resident Evil in una serie con più capitoli, in cui potevano essere raccontate storie slegate tra loro ma con elementi comuni. Il team però non riusciva nel trovare uno sbocco narrativo efficace per la trama, dunque Okamoto decise di rivolgersi allo sceneggiatore professionista Noboru Sugimura, entusiasta della storia vista nel primo capitolo. Sugimura venne inizialmente consultato in via non ufficiale, ma Okamoto rimase colpito dalla facilità con cui lo scrittore si avvicinò alle soluzioni dei problemi che affliggevano la sceneggiatura, e presto gli chiese di realizzare l'intera trama per Resident Evil 2. Una modifica fondamentale alla storia era la rielaborazione di Elza Walker, destinata a trasformarsi in Claire Redfield, al fine di introdurre un collegamento con la trama del primo capitolo – Claire doveva essere la sorella di Chris. Per adempiere ai piani di vendita di Capcom, ovvero il raggiungimento di due milioni di copie vendute, il game director Kamiya cercò di dare al gioco un'impostazione più Hollywoodiana. I progettisti ricostruirono il gioco da zero per adattarsi alle modifiche e i programmatori e gli altri membri restanti della squadra si occuparono di lavorare a Resident Evil: Director's Cut, che venne fornito di una demo della versione definitiva di Resident Evil 2, anche per scusarsi con i giocatori dell'uscita posticipata.

Pochi elementi di "Resident Evil 1.5" sarebbero stati riciclati, mentre le principali località della versione finale vennero rielaborate con un aspetto più stravagante e artistico, sulla base di fotografie scattate agli interni di edifici in stile occidentale di alcune città giapponesi. Questi ambienti vennero creati con un programma software chiamato O2, e ogni sfondo necessitava dalle due alle tre settimane per la realizzazione. Il numero massimo di zombie visualizzabile sullo schermo in una sola volta venne limitato a sette, rendendo possibile utilizzare 450 poligoni per i modelli relativamente dettagliati di Leon e Claire. Le voci dei personaggi di Resident Evil 2 sono state registrate prima del completamento delle scene video, con ognuno degli attori selezionati tra una scelta di dieci persone per ruolo. I tempi per lo sviluppo rimasero molto stretti, e per questo il modello di Ada Wong non poté essere completato in tempo, difatti lei è l'unico personaggio principale a non apparire in un filmato di gioco.

Diversi cambiamenti regionali vennero applicati a Resident Evil 2. La versione dell'America del Nord, per esempio, contiene schermate di "game over" più violente, che invece sono state rimosse dalla versione giapponese.


La pubblicazione in Giappone venne accompagnata da una costosa campagna di pubblicità televisiva diretta dal regista George A. Romero. Due storici spot vennero registrati, uno di 30 secondi e l'altro di 15, e filmati a Los Angeles tra settembre e ottobre 1997; Leon e Claire furono interpretati rispettivamente da Brad Renfro e Adrienne Frantz e la produzione costò la notevole cifra di 1.5 milioni di dollari; motivo per cui Capcom decise che non avrebbe mai più azzardato una tale "impresa" con attori "reali".